quando arrivi al campo di Rodeano Basso , prima di entrare nell'area degli spogliatoi ti imbatti in una targa che riporta questo nome; si perchè l'impianto gli è stato intestato in quanto,  pur non avendo mai indossato la casacca biancazzurra ne è diventato l'uomo simbolo. Nato nel 1937 e scomparso a fine anni 90, viveva nella frazione di Giavons; dopo le scuole di rito nella vicina San Daniele e un po' di apprendistato come falegname, era emigrato in Venezuela da dove, dopo pochi anni, era rientrato per seguire l'azienda agricola di famiglia.
Fondatore storico della società e fautore della costruzione del campo sportivo lungo le sponde del  Corno, ricavato in un lembo di terra abbandonato dal torrente, è stato fin dagli albori il dirigente più presente, seguendo con passione tutte le formazioni junior e senior. L'assenza in quegli anni sul territorio di altre società sportive, hanno a poco poco fatto di Quinto un vero punto di riferimento per tutti i giovani, bravi e meno bravi, che anche per pochi mesi , hanno frequentato il campo di Rodeano. Tutti i ragazzi nati nel comune dagli anni 40' fino all'inizio degli anni 90', hanno conosciuto ed apprezzato questa persona, schiva, severa nei giudizi (calcistici) ma di un'onestà e bontà unica.
Dirigente esemplare , appassionato e corretto , ha registrato sui suoi "famosi" notes , partita per partita, tutti i risultati, le formazioni e anche i giudizi sui singoli calciatori.
Tutto questo prezioso materiale è custodito in due corpose valigie presso la sede della società. 
Lo ricordiamo con affetto, seduto sulla sua sedia dietro la porta nord del campo sportivo, con le mani incrociate dietro la testa e la sua unica esclamazione quando le cose non andavano bene:........" ASURDO"...."SUPER ASURDO"....(si ..proprio con una S sola...!!)